“Ciao! Siamo stati in vetta! una giornata bellissima! Non c’era nemmeno una nuvola. Zero vento e una temperatura che ci ha consentito anche di restare per qualche attimo senza guanti! Mario è contento, anche io sono contento per lui.” (Simone Moro via telefono satellitare dal versante nord dell’Everest – 24 maggio 2002 , ore 07.0 circa Nepal Time)”.
Mario Curnis, Simone Moro e Ang Mingma sono arrivati dunque in vetta all’Everest, per il versante tibetano. Ora i tre stanno scendendo. Così Mario Curnis, classe ’36 e alpinista da sempre, a 66 anni ha coronato un sogno! Non facciamo fatica ad immaginare la sua felicità in vetta al mondo. Complimenti, anche perché la sua salita è da record. Curnis, infatti, è in predicato di diventare l’uomo più anziano salito dal versante nord dell’Everest, visti i dispacci di agenzia che danno come più giovane di lui il giapponese (sembra 65enne) che, la settimana scorsa, ha toccato la vetta della più alta montagna del mondo.
Mario Curnis, alpinista bergamasco, vanta un’intensa attività sia nelle Alpi sia sulle montagne del mondo. Al suo attivo moltissime salite nelle Dolomiti, nei gruppi dell’Adamello, della Presanella, del Bernina, e ancora in Bregaglia, nelle Alpi Svizzere e nelle Orobie. Ha aperto varie vie nuove anche in invernale. Ha partecipato, inoltre, a moltissime spedizioni extraeuropee: in Patagonia (Scudo del Paine, Cerro Mayo, Torri del Paine); in Perù (Alpamayo, Pukajirka); all’Everest con la spedizione nazionale del 1973; al Lhotse nel 1975 nella spedizione nazionale a cui partecipava anche Messner; al Makalu in invernale nel 1980. Tra il 1999 e il 2000 ha salito alcuni 7000 m sulle montagne del Tien Shan in Asia Centrale. Quest’anno, prima dell’Everest, ha partecipato alla spedizione che ha salito con Moro, Nicolini e Mezzanotte il Cho Oyu (8201m).